Non è nemmeno possibile fare confronti con altre professioni, ognuna delle quali ha richieste diverse anche in temini di titoli di studio. Agli insegnanti è richiesta la laurea e, per medie e superiori, l'abilitazione all'insegnamento che avviene attraverso ulteriori costosi corsi pluriennali (Tirocinio Formativo Attivo = TFA prima c'era la Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario = SSIS) poi ci si può mettere in graduatoria e sperare in alcune ore/settimana di supplenza. Solo in seguito si diventa insegnanti precari (assunti a settembre e licenziati a giugno) ed infine, in genere dopo svariati anni, si viene assunti a tempo indeterminato. Solo quest'anno (2012), c'è in alternativa il concorso a cattedre che prevede solo per alcune lauree un numero ridotto di posti distribuiti nelle 20 regioni italiane. Il precedente concorso risale al 2000 (duemila) !!!
Meglio fare un confronto con gli altri Stati europei a parità di professione richiesta.
Una semplice grafica per il confronto si trova qui, anche se nel sottotitolo, ancora una volta, si sbaglia scrivendo "l'innalzamento di 6 ore settimanali dell'orario di lavoro" e poi di nuovo, nella grafica in alto a sinistra "orario settimanale dei docenti" al posto rispettivamente di "innalzamento di 6 ore settimanali dell'orario di lezione" e di "orario settimanale delle lezioni dei docenti" cose che hanno ben altro significato. Che sia un'operazione di marketing contro gli insegnanti fanulloni?
Vediamo la questione da un altro punto di vista, anche questo poco noto a chi non lavora nella scuola come insegnante: ogni insegnante può già fare fino a 24 ore di lezione (al massimo) e questo già succede normalmente, la novità che si voleva imporre per legge sono le 6 ore in più (24-18) gratuite! Vi chiederete come sia possibile pensare una cosa simile. Provate a immaginare un dirigente che va dall'operaio, quello con il martello in mano, e gli chiede di lavorare il 33% in più, ma gratis! Niente straordinari! Meglio non descrivere cosa succederebbe. E allora perché con insegnanti laureati questo funziona? Perché le reazioni sono state minime? Per almeno 5 chiari motivi:
Vediamo la questione da un altro punto di vista, anche questo poco noto a chi non lavora nella scuola come insegnante: ogni insegnante può già fare fino a 24 ore di lezione (al massimo) e questo già succede normalmente, la novità che si voleva imporre per legge sono le 6 ore in più (24-18) gratuite! Vi chiederete come sia possibile pensare una cosa simile. Provate a immaginare un dirigente che va dall'operaio, quello con il martello in mano, e gli chiede di lavorare il 33% in più, ma gratis! Niente straordinari! Meglio non descrivere cosa succederebbe. E allora perché con insegnanti laureati questo funziona? Perché le reazioni sono state minime? Per almeno 5 chiari motivi:
- perché essere un buon insegnante è come essere un buon genitore, è una missione per tentativi senza fine;
- perché i sindacati della scuola sono numerosi e divisi tra loro: AND, CIP, CISL - SCUOLA, COBAS, Gilda degli Insegnanti, SNALS, FLC-CGIL, Uil-Scuola, (e altri ancora!)
- perché i prof. sono più consapevoli degli allievi di fare un danno agli allievi stessi scioperando
- perché i prof. hanno poche possibilità di scioperare in quanto la scuola è giustamente ritenuta un servizio pubblico essenziale (ad esempio commetterebbero un reato penale a bloccare gli scrutini, non possono scioperare più di 10 giorni l'anno)
- perché scioperando fanno risparmiare lo Stato (il loro datore di lavoro) che non li paga e fanno solo un danno a studenti e famiglie che non hanno nessuna colpa (e magari già si lamentano del funzionamento della scuola e degli insegnanti stessi)
Bisogna inoltre riconoscere il ruolo delle donne, molto numerose tra i docenti, e la loro particolare sensibilità materna verso i giovani.
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