Raccoglierò in questo post tutte quelle informazioni che (di)mostrano come si stia demolendo la scuola pubblica (oppure chi vi lavora).
0. L'opinione del Ministro dell'Istruzione
La Scuola [pubblica è] fallita documentario-indagine della RAI (del 14/02/2010).
Dura un'ora e 34 minuti, ma per chi non ha tempo ed è un genitore consiglio di guardarlo dal minuto 47:00. Si parla della Lombardia, regione ricca, che eroga alle scuole private il doppio dei contributi dati alle scuole pubbliche. Il problema non trascurabile è che le scuole pubbliche con la metà dei soldi devono far fronte ad un numero di allievi 10 volte superiore!
Per chi ha figli con handicap e sta pensando alla scuola privata guardi il filmato dal minuto 53:00. - Una notizia pubblicata oggi su orizzontescuola.it: Dal prossimo anno abolite le tredicesime? Fantapolitica?
- "Scatti di anzianità: il ripristino lo pagano i lavoratori" è una beffa a danno dei lavoratori e un ulteriore taglio alle risorse della scuola pubblica (dal sito della FLC-CGIL, 13/12/2012)
- Dalla lettura della legge di stabilità, approvata alla fine del 2012, emergono aspetti inquietanti per quel che riguarda la scuola. In particolare laddove si dice che, a partire dal 2014, «i risultati conseguiti dalle singole istituzioni sono presi in considerazione ai fini della distribuzione delle risorse per il funzionamento». Chi decide il valore dei risultati delle tante istituzioni scolastiche? Con quali strumenti di valutazione? Secondo quali criteri? Una scuola disagiata di una periferia abbandonata che riesca a recuperare alla scuola dell'obbligo la maggioranza dei suoi ragazzi come è valutabile rispetto a una scuola centrale di una metropoli, dove i ragazzi hanno ogni possibile opportunità sociale e culturale? Più promossi = scuola migliore?? In realtà quella frase all'interno della legge di stabilità servirà a tagliare complessivamente i finanziamenti alla scuola, ma con una certa eleganza. Al contrario la stessa legge "finanziaria" (come si diceva qualche tempo fa) rimanda la ristrutturazione delle province che sembrava imminente ad agosto 2012.
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Ricordo che 140.000 posti sono stati eliminati in meno in 3 anni (risparmio di 8 miliardi di Euro) e ciò equivale a chiudere una multinazionale di grandi dimensioni o l’equivalente di dieci Alitalia. A pagare il prezzo sono gli insegnanti più giovani, che sia pur da precari lavorano da molti anni nella scuola. Ma pagherà anche la scuola italiana nel suo insieme, che è già la più vecchia, come età media dei docenti, di tutta l’ Europa e perderà la possibilità di ricambio.
- Il segretario della Flc Natalino Giacomini: "Dal 2008 a oggi[19/12/2012] – ha
ricordato – la scuola regionale [del Friuli-Venezia Giulia, la mia piccola regione con poco più di un milione di abitanti] ha perso 2mila posti di lavoro e un
milione di ore di didattica. E con il nuovo piano di dimensionamento
avremo un ulteriore arretramento qualitativo. Tondo, su questo, non ci
ha mai voluto sentire" [tratto da www.rassegna.it ]
- nella classifica del rendimento scivolano i bimbi delle elementari italiane articolo de "La Repubblica" del 11/12/2012
Molto interessanti i commenti di un ingegnere dirigente della provincia di Enna da 1h:26':30": "l'80% delle scuole italiane dovrebbe chiudere" se andiamo a cercare i certificati di abitabilità e di idoneità statica.
Interessante per gli insegnanti o aspiranti tali tutto il filmato fin dall'inizio.
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